CONVEGNO EXALLIEVI – 8 DICEMBRE 2019

exallievi 8 dicembre 2019

8 DICEMBRE 2019

Ogni anno si rinnova il Convegno Exallievi nella Festa dell’Immacolata

La presenza salesiana a Perugia è da sempre, dai tempi del Penna Ricci, riconosciuta come “Oratorio”: a questo abbiamo dedicato la prima parte dell’incontro, riflettendo su come si può parlare di oratorio nei nostri tre settori, il collegio universitario, caratterizzato da un clima comunitario sereno ed impegnato, i tre centri di formazione professionale, “lavoro assolutamente salesiano e rivolto soprattutto ai giovani più poveri”, e soprattutto l’attività sportiva, riconosciuta dal nostro Ispettore come “uno dei punti di forza di tutta l’ispettoria, ben guidata da laici molto identificati e qualificati”.

Affollata la sala a San Prospero. Ha introdotto il confronto il salesiano cooperatore prof. Marco Moschini, direttore del Master che l’Università propone  dal 2011 ai Coordinatori di Oratorio, da tutta Italia. Dal 1500 gli Oratori si sono sviluppati soprattutto in Lombardia, nelle case salesiane di tutta Italia e nel mondo, ma ora anche in moltissime parrocchie, dappertutto.  Oratorio, cioè educazione, è compito primario di ogni cristiano in forza del suo battesimo, è anzitutto attività spirituale per favorire la fioritura della persona. Ogni ragazzo, ogni giovane è un fascio di desideri e di attese, è una visione di futuro, è un annuncio, un profeta. Il punto di riferimento è Gesù che ci ha educato con una vita buona. L’Oratorio è luogo di vita, con chiara funzione educativa e sociale. Non esiste un solo modello di oratorio proprio perché è progetto che si fa e si modifica nel cammino, a seconda del procedere della vita del ragazzo. Occorrono persone formate per educare, tutte le diversità vengono accolte, complesso è l’approccio perché complessa è la vita. Dovunque sono gli interessi dei giovani, lì si apre lo spazio per cominciare l’oratorio. Tutti i luoghi dei giovani sono luoghi di oratorio, lo è certamente lo sport. Da lì si parte per coinvolgere in più ampi interessi, dal luogo informale del cortile alla formazione nei gruppi apostolici, alla corresponsabilità dei più grandi, diventati essi stessi animatori.

Allora più del nome importa che ci sia un chiaro “criterio oratoriano”, così definito: “Don Bosco visse una tipica esperienza pastorale nel suo primo oratorio, che fu per i giovani casa che accoglie, parrocchia che evangelizza, scuola che avvia alla vita e cortile per incontrarsi da amici e vivere in allegria”.

Sono seguite le testimonianze di chi nella PGS (Polisportiva Giovanile Salesiana) opera: Nicola Titoli ne ha presentato l’impostazione con i suoi 300 ragazzi, divisi in venti squadre, seguiti con chiaro intento educativo, nella Scuola Calcio e poi nel Settore Agonistico: qui è intervenuto Daniele Ricco. Sono state indicate le ricche attività collaterali e formative con gli allenatori e i dirigenti, con le famiglie, con i ragazzi, la ‘buonasera’ salesiana nello stile di Don Bosco ad inizio allenamento una volta alla settimana, il progetto di una settimana a fine giugno per i più grandi e sensibili. L’appassionata testimonianza del presidente Lanfranco Papa ha ripercorso gli impegnativi  progressi negli anni che fanno oggi del Don Bosco un punto di riferimento cittadino.  Attilio Prelati, coordinatore della formazione professionale, ha mostrato lo stesso spirito tra i ragazzi del centro. Claudio Cristallini, facendo eco al presidente Exallievi  Fausto Santeusanio ha rivolto un forte appello a ciascun exallievo: non limitare la propria presenza all’8 dicembre, rimboccarsi le maniche perché qui c’è da lavorare, con i giovani, con passione.

Spazio nuovo di impegno che richiede la collaborazione di chi può e vuole è l’apertura del Centenario, le cui iniziative sono state presentare da Elvisio Regni: “1922-2022 Don Bosco: cento anni di futuro”.

Alle 12, dopo la foto, il cerchio mariano: l’Ave Maria come quella di Don Bosco, da cui tutto è iniziato.          La concelebrazione in palestra presieduta da don Nicola Cupaiolo per anni qui a Perugia ed ora cappellano del carcere di Latina ha concluso la mattinata. Un buon pranzo con una ricca lotteria ha segnato l’arrivederci. La nuova sede dell’Unione Exallievi al piano terreno avrà la segreteria aperta tutti i venerdì dalle 16 alle 18, occasione ulteriore per rinnovare il tesseramento e per ogni informazione. L’invito è di fornire indirizzi, telefoni, email di exallievi che si conoscono per rinnovare l’indirizzario e l’archivio.

Concezione.