La Diocesi di PERUGIA • annuncia la morte di Sante Luciano Toniolo

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ARCHIDIOCESI DI PERUGIA-CITTA’ DELLA PIEVE

U.S.Di. – UFFICIO STAMPA DIOCESANO

 

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COMUNICATO STAMPA N° 3859 – sabato 30 settembre 2023

 

Alla cortese attenzione della redazione

Perugia: E’ tornato alla Casa del Padre il coadiutore salesiano Sante Toniolo. La vicinanza spirituale della Curia alla Comunità dell’Istituto Don Bosco per la perdita di un educatore-formatore di generazioni di giovani, molto impegnato nella salvaguardia e valorizzazione del CFP

La Comunità Salesiana dell’Istituto don Bosco di Perugia rende noto che il 28 settembre il confratello coadiutore sig. Sante Luciano Toniolo è tornato alla Casa del Padre. Le esequie si terranno lunedì 2 ottobre, alle ore 15, nella chiesa di Santo Spirito del capoluogo umbro. Al profondo cordoglio espresso alla famiglia Toniolo dalla Comunità Salesiana, si associa la Curia arcivescovile con la sua vicinanza spirituale per la perdita di questo valido coadiutore che ha saputo incarnare il carisma e l’insegnamento di Don Bosco nel prodigarsi per l’educazione e la formazione professionale di generazioni di giovani.

L’apprezzamento della Chiesa. Toniolo, nato a Rossano Veneto (Vi), il 1° novembre 1935, è stato un uomo e un cristiano infaticabile nel testimoniare nella Chiesa diocesana lo spirito salesiano, in particolare nell’opera di salvaguardia e valorizzazione del Centro di Formazione Professionale (CFP), presso l’Istituto Don Bosco. Un’opera conosciuta e apprezzata anche dagli arcivescovi che si sono succeduti, da mons. Cesare Pagani a mons. Ivan Maffeis. Quest’ultimo, nella sua prima lettera pastorale alla comunità diocesana, quasi ha trovato ispirazione da figure di cristiani impegnati come quella di Toniolo quando si sofferma sulle cure per alleviare i malesseri del mondo giovanile: «Questo sfondo rende ancora più grandi le figure di tanti educatori … Come i Salesiani, con la loro attenzione a offrire ai giovani l’opportunità di inserirsi a pieno titolo nella vita e nel mondo del lavoro».

Al fianco della Chiesa locale. A sottolineare l’abnegazione di Toniolo è lo stesso direttore dell’Istituto Don Bosco, don Claudio Tuveri, nel ricordare l’amico: «Per 40 anni ha speso la sua vita per i ragazzi della città di Perugia e dell’hinterland. Dopo aver vissuto nelle comunità salesiane di Torino e Ortona, i superiori, a metà degli anni ’80, lo mandarono a Perugia per mettere solide basi al CFP, appena avviato. Il suo servizio di organizzatore, formatore e docente ha avvicinato diverse generazioni di adolescenti. Fedele al carisma di Don Bosco, ha collaborato e sostenuto la vita della Chiesa locale intessendo relazioni con i parroci e le famiglie, oltre a preparare con competenza giovani professionisti in vari settori del mondo del lavoro».

Vivere il “sacramento della presenza”. «Il suo servizio educativo – sottolinea il direttore don Tuveri – è stato un continuo interessarsi dei ragazzi con vissuti problematici, ha annunciato il Vangelo nei laboratori, nel cortile e in tanti incontri personali. Ha sempre avuto una cura particolare nel suscitare dei cammini di vita cristiana attraverso giornate di ritiro, esperienze estive, dialoghi personalizzati, percorsi di catechesi e preparazione ai sacramenti. Una delle qualità che tutti gli hanno riconosciuto è il suo stare sempre con i ragazzi, ha vissuto il “sacramento della presenza” secondo l’eredità spirituale di San Giovanni Bosco: “L’educazione è cosa di cuore: tutto il lavoro parte da qui, e se il cuore non c’è, il lavoro è difficile e l’esito è incerto. Che i giovani non solo siano amati, ma che essi stessi conoscano di essere amati”»

Si educa stando in mezzo ai giovani. In una recente intervista, ricorda sempre don Claudio Tuveri, Sante Toniolo aveva testimoniato: «Voglio dire grazie a Don Bosco che mi ha permesso di portare avanti il mio impegno con il buon Dio, nella fedeltà; ugualmente lo ringrazio perché mi ha fatto vivere la bella esperienza di stare in mezzo ai giovani. Perché così si educa, stando in mezzo ai giovani, non ci sono altre maniere».

Buoni cristiani e onesti cittadini. E davvero i giovani si sono sempre accorti che la sua presenza aveva il sapore dell’autentica paternità spirituale. Un docente che diversi anni fa, giovanissimo, iniziò con timore il suo servizio di formatore ha definito il collega Toniolo un «instancabile Salesiano devoto al bene di tutti i giovani».

«Ringraziamo il buon Dio che ci ha donato Sante Luciano Toniolo – conclude il direttore dell’Istituto Don Bosco –, autentico testimone del Vangelo e tenace costruttore di vita autentica, è stato uno scopritore di talenti nei ragazzi che la società frequentemente scarta e mette ai margini, il suo servizio ha permesso a migliaia di giovani di diventare buoni cristiani e onesti cittadini».

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