Gli Ex-allievi di Don Bosco sono le persone che hanno partecipato, in un oratorio, in una scuola o in un’altra realtà salesiana e hanno ricevuto una preparazione alla vita, sulla base dei principi del Sistema Preventivo di Don Bosco: ragione, religione e amorevolezza. Arricchiti dalla formazione cristiana e dal carisma di Don Bosco, vivendo come “buoni cristiani e onesti cittadini”, sono testimoni nella vita quotidiana attraverso l’impegno apostolico basato sulla “educazione ricevuta”.

GLI INIZI DEGLI EX-ALLIEVI A PERUGIA

La costituzione dell’Unione Ex Allievi a Perugia, fu di qualche anno antecedente alla presenza dell’Opera Salesiana. Fatto singolare, questo, che ha riscontro in poche altre città. Iniziatori furono alcuni ex allievi degli Istituti Salesiani di Gualdo Tadino e di Trevi, che si costituirono in Comitato. Essi furono Pietro Barola, ancora studente della Facoltà di Agraria, Emiliano Pera, impiegato, e Umberto Porrozzi, insieme con Don Angelo Del Ventura, parroco di Compresseto di Gualdo Tadino.
Il 19 Marzo 1920 fu, dunque, costituita la sezione Ex Allievi, avanguardia salesiana, come la definì Don Arturo Caria a distanza di anni, e fu intitolata a “Giuseppe Isnardi”, direttore amato del collegio di Gualdo Tadino, morto nell’anno precendete. Sede provvisoria fu in Via Alessi, 3. Presidente risultò eletto Pietro Barola, segretario Emiliano Pera. In quell’occasione fu presentato ed approvato lo Statuto dell’Unione.
Con l’auspicato arrivo dei Salesiani (2 Ottobre 1922) le cronache sono avare di notizie sulla sezione Ex Allievi, che continuò la sua vita trasferendo definitivamente la sede in Via della Cera, proprio nell’Istituto Penna Ricci, occupato dai Salesiani. Da un documento del 1925 risulta che i soci erano invitati a versare la quota di lire 5, che comprendeva l’abbonamento a “Voci Fraterne”, la rivista mensile nazionale dell’Associazione, e il bollo per l’anno sociale.