Breve storia dei salesiani
I Salesiani sono venuti a Perugia per essere presenti in mezzo ai giovani e per aiutarli ad essere buoni cristiani e onesti cittadini. Sono presenti a Perugia dal 1922. Sono gli anni del “Penna Ricci” che tanta commozione suscitano ancora oggi in coloro che beneficiarono della infaticabile opera dei Salesiani.
Nel 1958, con lo spostamento in Viale Pellini, sorge l’Istituto che offre alle Famiglie una Scuola Media e Superiore di qualità. Nel nuovo complesso riprende vigore l’impegno nell’ambito sportivo e nell’animazione del tempo libero. La PGS Don Bosco occupa circa 300 giovani, maschi e femmine, che praticano calcio, basket e volley.
A partire dal 1980 si apre il nuovo fronte della formazione dei giovani che si avviano al lavoro. Il CNOS-FAP offre la possibilità di qualificarsi nei diversi settori a seconda delle richieste provenienti dal mercato del lavoro (settore elettrico, meccanico, termoidraulico, controllo numerico e altre diverse) ed aiuta i giovani nel loro inserimento nel mondo del lavoro. Le altre sedi del CNOS-FAP nell’Umbria (Foligno e Marsciano) dimostrano l’importanza e la validità di questo tipo di servizio.
Con i cambiamenti socio-culturali i Salesiani adattano le loro strategie alle nuove esigenze. Uno dei problemi, affrontato da molti anni e legato con la scarsa richiesta scolastica da parte delle famiglie di Perugia, matura con la decisione dei Salesiani di cambiare le priorità educative.
Nel 2010 i Salesiani si ritirano dalla gestione delle scuole (scuola media e liceo) e passano tutta la tradizione e il patrimonio scolastico di Don Bosco di Perugia ai collaboratori laici. L’associazione Centro Studi Don Bosco, composta in prevalenza dagli ex-insegnanti delle ex-scuole salesiane continua a gestire la scuola media nello stile di Don Bosco.
Il Don Bosco si apre di più alla città e, insieme con le istituzioni di Perugia, entra a far parte del Progetto di Quartiere. Viene costruito nell’ex-orto un parcheggio comunale nel maggio 2011. Viene trasformato l’intero palazzo in una moderna Residenza Universitaria che apre le sue porte a 35 giovani universitari a cominciare dal mese di ottobre 2012; inaugurato il 2 febbraio 2015 apre nello stesso anno anche alle ragazze.
Continua l’impegno nella formazione professionale, una delle scelte prioritarie del carisma di Don Bosco e nell’attività sportiva del calcio. Si accolgono sacerdoti stranieri che frequentano il corso di italiano all’Università per Stranieri.
Molte sono le incombenze burocratiche e gestionali per mettere in regola l’Istituto rinnovato, gravosi i compiti economici per la gestione dei mutui, ma centrale resta l’attenzione educativa: si esprime nel progetto educativo pastorale elaborato e coordinato dal consiglio della Comunità Educativo Pastorale che comprende salesiani e laici, a servizio dei giovani.
L’obiettivo è celebrare il centenario nel 2022.